Scrivici su whatsapp
Desideri info? Scrivici su Whatsapp
logo
Le misure Anti-Covid per prevenire il contagio

Le misure Anti-Covid per prevenire il contagio

In seguito all’incremento della curva dei contagi da Coronavirus, il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha firmato un nuovo Dpcm il 3 novembre con il quale l’Italia è stata suddivisa in tre zone (gialla, arancione, rossa) in base al livello di criticità delle Regioni alle quali spettano misure in vigore fino al 3 dicembre, più o meno restrittive, in base alla zona di collocazione, scelta secondo 21 criteri che definiscono il coefficiente di rischio delle Regioni e che offrono un quadro più completo della situazione.

Tra i più noti parametri ricordiamo, indubbiamente, l’indice di contagio Rt in base al quale si calcola la capacità dell’espansione di un’epidemia, nonché il numero dei sintomatici, dei ricoverati e il tasso di occupazione negli ospedali di pazienti Covid.

Le misure in linea generale per prevenire il contagio restano sempre le stesse, dall’uso della mascherina anche all’aperto, all’igienizzazione delle mani con acqua e sapone o gel a base alcolica, il mantenimento della distanza interpersonale, evitare strette di mano, abbracci, assembramenti, utilizzare pannelli protettivi che potete acquistare su Sanifica Shop, lo store online destinato alla vendita di prodotti per la sanificazione e per limitare il rischio del contagio da Coronavirus. A queste misure si aggiungono quelle restrittive, relative ad ogni zona che, adesso, scopriremo nel dettaglio.

Misure restrittive per la zona gialla

La zona gialla è quella considerata a rischio moderato, nella quale vige comunque il coprifuoco nazionale dalle ore 22 alle 5 del mattino, ore nelle quali se ci si deve spostare per ragioni di necessità, salute o lavoro è necessario compilare l’autocertificazione. Le attività chiuse sono le palestre, gioco, i musei, i cinema, mostre, teatri ad eccezione dei centri sportivi e soltanto nei fine settimana o nei giorni festivi i centri commerciali sono chiusi eccetto quelle attività all’interno che per il Dpcm possono restare aperte. Per quanto riguarda le attività di ristorazione, queste possono svolgere le loro attività dalle 5 del mattino alle 18 ed è consentito anche il servizio ai tavoli, ma dopo tale orario è vietato il consumo di cibi e bevande. L’asporto invece è consentito fino alle ore 22 e la consegna a domicilio è sempre garantita rispettando le norme igienico-sanitarie. Se da un lato è favorita la didattica a distanza e sono chiuse le università eccetto per quelle attività dedicate ai laboratori e alle matricole, dall’altro il trasporto pubblico è consentito ma con una capienza del 50%. Inoltre ci si può spostare tra Regioni, senza autocertificazione, ma la destinazione deve essere una zona a rischio moderato.

Misure restrittive per la zona arancione

La zona arancione connota tutte quelle Regioni che secondo i 21 parametri presentano un rischio medio-alto e nelle quali vigono le stesse regole della zona gialla per il coprifuoco, la didattica a distanza, i mezzi di trasporto e le chiusure ad eccezione delle attività di ristorazione per le quali sono concesse soltanto la consegna a domicilio e l’asporto, non il servizio ai tavoli. Inoltre non ci si può spostare fuori Regione ma neanche dal proprio comune di residenza eccetto per usufruire di servizi non disponibili nel proprio comune o per le comprovate situazioni di necessità, salute, studio, urgenza.

Misure restrittive per la zona rossa

La zona rossa è quella più critica nella quale il rischio è alto e si è optato per misure più drastiche essendo vietato di allontanarsi dalla propria abitazione se non per comprovati motivi di salute, lavoro, e necessità, per usufruire di servizi aperti considerati di prima necessità tra i quali si annoverano, ad esempio, i negozi che vendono abbigliamento e calzature per bambini nonché servizi dedicati alla cura della persona come parrucchieri e barbieri ma i centri estetici sono chiusi. Escluso quindi lo spostamento tra Regioni. La consegna a domicilio e l’asporto per le attività di ristorazione sono consentiti.

Va considerato sempre che una Regione può cambiare colore e quindi collocazione, sulla base dei 21 parametri ai quali è sottoposta con monitoraggio ogni 14 giorni e con un’ordinanza del ministro della salute, Roberto Speranza.

Condividi