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Come si effettua la sanificazione dei luoghi aperti al pubblico

Come si effettua la sanificazione dei luoghi aperti al pubblico

Per contrastare la diffusione dell’epidemia da Covid-19 sono state adottate delle misure di sicurezza tra le quali le attività di sanificazione che, come il D.M n. 274/1997 definisce, sono “quelle che riguardano il complesso di procedimenti e operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l’attività di pulizia e/o di disinfezione e/o di disinfestazione ovvero mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e la ventilazione ovvero per quanto riguarda l’illuminazione e il rumore.“

La sanificazione richiede modalità e strumenti diversi a seconda del tipo di luogo dove viene effettuata e le cui linee guida sono contenute nel DPCM 26 aprile 2020 e nella circolare n.5443 del Ministero della Salute del 22 febbraio 2020 sia per i luoghi sanitari che per quelli non sanitari. Le operazioni di sanificazione, precedute da quelle di pulizia giornaliera con acqua o comuni detergenti, devono essere effettuate periodicamente ma da personale che indossa dispositivi di protezione individuale da smaltire come materiale potenzialmente infetto. Per la sanificazione occorre rimuovere gli oggetti o alimenti presenti nonché staccare dalla corrente elettrica eventuali attrezzi, effettuare la procedura dall’alto al basso utilizzando nebulizzatori professionali o attrezzature idonee, dalla zona meno contaminata a quella più contaminata lasciando il pavimento per ultimo rimuovendo lo sporco che può essersi depositato. Su Sanifica Shop è possibile acquistare macchine per la sanificazione, igienizzanti e disinfettanti per mani e superfici.

Nei luoghi aperti al pubblico quali cinema, ristoranti, pub o similari così come negli uffici, nei negozi, nelle attività commerciali bisogna procedere sempre con la pulizia ad ogni fine turno della propria postazione di lavoro e alla sanificazione di quelle zone comuni come le superfici dei servizi igienici, maniglie, porte, finestre, tastiere, schermi utilizzando specifici prodotti. Sanificando gli ambienti si può ridurre il rischio da contagio perché il Coronavirus oltre a diffondersi con le gocce di saliva trasmesse da una persona infetta, con la quale abbiamo un contatto diretto, può contagiare anche quando ci si tocca la faccia dopo aver passato le mani su superfici dove si sono depositate le gocce di saliva infetta. Inoltre degli studi hanno dimostrato che il Coronavirus può rimanere nell’aria per diverse ore così come è più stabile su plastica e acciaio che su rame e cartone. È un bene dunque mantenere la distanza di sicurezza, indossare la mascherina e lavarsi le mani frequentemente.

 

Il Decreto Cura Italia per sostenere le spese di sanificazione

I costi dell’operazione di sanificazione variano a seconda dei metri cubi dell’attività ma è importante affrontare questa spesa per la tutela della propria salute, dei lavoratori e degli utenti in un momento così delicato e difficile di emergenza sanitaria. Per consentire ai lavoratori un rientro in sicurezza nei luoghi di lavoro, il Governo ha stanziato con il Decreto Legge Cura Italia del 17 marzo 2020 dei fondi a loro sostegno. Nello specifico, per la sanificazione dei luoghi di lavoro per i quali i datori scelgono il periodo in cui effettuarla e con quali tempi ripetere l’operazione, il Governo ha previsto un credito d’imposta pari al 50% delle spese di sanificazione e degli strumenti per effettuarla con un massimo di 20.000 euro per ciascun beneficiario così come per le spese derivanti dall’acquisto di DPI, dispositivi di protezione individuale, e dei pannelli di protezione che garantiscono la distanza di sicurezza nei luoghi di lavoro come nei centri estetici e usati come distanziatori negli uffici tra più postazioni.

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